Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27287 del 1 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:27287PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da plurimi e convergenti elementi probatori, anche in assenza di precedenti condanne per reati associativi, qualora risulti provato il ruolo apicale dell'imputato all'interno del sodalizio, la sua finalizzazione delle condotte delittuose alla realizzazione del programma associativo, nonché l'esteriorizzazione della forza intimidatrice, di assoggettamento ed omertà esercitata dal gruppo criminale sul territorio di riferimento. Tali elementi, unitamente alla sussistenza dell'aggravante del metodo mafioso e dell'agevolazione del sodalizio nella commissione dei reati-fine, giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in presenza di concreti e attuali pericoli di reiterazione del reato, desumibili dal perdurare dell'operatività dell'associazione mafiosa, dai precedenti penali e dalle pendenze giudiziarie specifiche dell'imputato, nonché dal suo ruolo preminente all'interno del sodalizio e dal carattere seriale dei gravi reati-fine posti in essere, anche avvalendosi di una collaudata rete di complicità sul territorio e nella pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusep - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/02/2020 del Tribunale di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dott. Stefano Mogini;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Orsi Luigi, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per mezzo del suo difensore di fiducia avverso l'ordinanza in epigrafe, con l…

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