Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37641 del 3 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37641PEN

Massima

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Il giudice, in presenza di una causa estintiva del reato, è legittimato a pronunciare una sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2, solo quando le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la sua rilevanza penale e la non commissione del medesimo da parte dell'imputato emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, in quanto il concetto di "evidenza" richiesto dalla norma presuppone la manifestazione di una verità processuale così chiara, manifesta ed obiettiva da rendere superflua ogni dimostrazione. Pertanto, l'obbligo di immediata declaratoria delle cause di non punibilità ex art. 129 c.p.p. esclude che il giudice debba pronunciarsi sulla richiesta di rinnovazione parziale dell'istruttoria dibattimentale avanzata dalla difesa, qualora la responsabilità dell'imputato sia già "acclarata all'esito dell'istruttoria svolta".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NI. PA. N. IL (OMESSO);

2) SP. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/10/2006 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CIAMPOLI L., che ha chiesto l'inammissibilita'.

Udito il difensore Avv…

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