Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15311 del 3 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:15311PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagata per il reato di corruzione in atti giudiziari in concorso, aggravata dalla connessione mafiosa, deve attentamente esaminare le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, verificandone l'attendibilità intrinseca ed estrinseca, anche alla luce dei riscontri probatori acquisiti, nonché la coerenza e spontaneità delle stesse. Le dichiarazioni autoaccusatorie dell'indagata, convergenti con quelle dei collaboratori, possono assumere rilievo probatorio qualora siano supportate da elementi di verifica circa la loro derivazione da un patrimonio conoscitivo comune agli appartenenti all'associazione criminosa. L'accertata sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di matrice mafiosa comporta la presunzione di pericolosità sociale dell'indagato, superabile solo attraverso l'acquisizione di elementi concreti che escludano l'attualità delle esigenze cautelari. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione del provvedimento impugnato, deve limitarsi a verificare la compatibilità della stessa con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in data 31/07/2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 13/07/2012, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro dispose la m…

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