Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7147 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:7147SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente rigettare le istanze di riordino degli impianti pubblicitari presentate oltre il termine perentorio del 31 dicembre 1994 stabilito dal Regolamento comunale, in quanto tale termine è stato espressamente previsto dalla delibera consiliare n. 254 del 1995 che ha approvato il 1° Piano Generale degli Impianti pubblicitari, quale condizione di procedibilità delle domande di riordino. Il rispetto dei termini perentori fissati dalla normativa comunale per la presentazione delle istanze di riordino costituisce un requisito essenziale per l'esercizio di tale facoltà da parte degli operatori pubblicitari, la cui inosservanza legittima il rigetto delle domande da parte dell'amministrazione. Il principio di legalità e di buon andamento dell'azione amministrativa impongono il rispetto rigoroso dei termini e delle modalità procedimentali stabiliti dalla legge e dai regolamenti comunali per la presentazione delle istanze di riordino degli impianti pubblicitari, al fine di assicurare la certezza dei rapporti giuridici e la corretta gestione del servizio pubblicitario. L'amministrazione comunale, pertanto, non può accogliere le domande di riordino presentate tardivamente, oltre il termine perentorio previsto dalla normativa di settore, in quanto ciò comporterebbe un'illegittima deroga ai principi di legalità e di imparzialità che devono informare l'esercizio della sua attività amministrativa.

Sentenza completa

N. 01676/2003
REG.RIC.

N. 07147/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01676/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1676 del 2003, proposto da:
Soc. Pubbli Roma S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, via Germanico, 24;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso per legge dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

rigetto istanze di riordino impianti pubblicitari - rimozione - (d.d. nn. 7874/02 ecc)

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Roma;

Viste le memorie difensive;…

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