Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54602 del 6 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54602PEN

Massima

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Il reato di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina, di cui all'art. 677 c.p., ha carattere permanente, in quanto il suo stato di consumazione perdura fino a che il pericolo per la pubblica incolumità non sia cessato. La permanenza cessa solo nel momento in cui viene meno la situazione antigiuridica per fatto volontario dell'obbligato o per altra causa. Tuttavia, la regola per cui la permanenza si considera cessata con la pronuncia della sentenza di primo grado o con l'emissione del decreto penale di condanna ha valore esclusivamente processuale, nel senso di esonerare il giudice dalla necessità di ulteriori contestazioni qualora dagli atti emerga che la condotta illecita sia proseguita anche dopo la data dell'accertamento, e non ha valore sostanziale di inversione dell'onere della prova a carico dell'imputato in ordine all'effettivo verificarsi di tale protrazione, gravando pur sempre sull'accusa l'onere di fornire prova adeguata del protrarsi della condotta criminosa. Pertanto, in assenza di prova del protrarsi della condotta oltre la data dell'accertamento, il reato di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina si prescrive nel termine ordinario, aumentato di un quarto, decorrente dalla data dell'accertamento della violazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO F. M. S. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MINCHELLA Anton - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 8777/2011 del Tribunale di Napoli in data 15/04/2013;
Udita la relazione svolta dal Consigliere, dott. ((omissis));
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, nella persona della dott.ssa ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 15/04/2013 il Tribunale di Napoli - Sezione Distaccata di Portici condannava (OMISSIS) alla pena di Euro 400,00 di ammenda per vi…

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