Il divieto di edificazione nella fascia di rispetto di 150 metri dalla battigia, sancito dall'art. 15 della L. reg. Sicilia 12 giugno 1976, n. 78, costituisce un vincolo di inedificabilità assoluto che non può essere derogato in sede di sanatoria edilizia, anche in assenza di appositi piani particolareggiati, in quanto la tutela del paesaggio e della percettibilità visiva del mare prevale sull'affidamento del privato maturato in ragione del lungo periodo trascorso dall'abusiva realizzazione dell'opera. Pertanto, il diniego della sanatoria edilizia per un fabbricato realizzato in violazione di tale vincolo è legittimo, in quanto la Soprintendenza, nell'esprimere il proprio parere negativo, ha adeguatamente motivato in ordine al grave pregiudizio arrecato all'ambiente tutelato, avendo riguardo alla sequenza continua di costruzioni abusive che hanno impedito la visuale del mare dal litorale. Il consolidamento della posizione giuridica del privato, derivante dal lungo periodo trascorso dall'edificazione, non può essere invocato a fronte della consapevolezza dell'abusività dell'intervento, comprovata dalla presentazione di una precedente istanza di sanatoria.