Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza breve n. 51 del 2014

ECLI:IT:TARAQ:2014:51SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di proprietà privata su un bene pubblico, quale il demanio civico, non può essere rivendicato in sede giurisdizionale amministrativa, in quanto la relativa controversia attiene a diritti soggettivi di natura dominicale, estranei alla giurisdizione del giudice amministrativo. Ciò vale sia per l'azione di accertamento della proprietà acquisita per usucapione, sia per la richiesta di adempimento di un pregresso programma negoziale di alienazione del bene pubblico, in quanto tali questioni, inerenti al regime giuridico del bene, devono essere devolute alla cognizione del giudice ordinario. Neppure la circostanza che il bene sia stato successivamente sclassificato dal demanio civico, con l'obbligo per l'ente pubblico di regolarizzare la posizione dei possessori, è idonea a radicare la giurisdizione amministrativa, trattandosi pur sempre di una controversia avente ad oggetto diritti reali e non l'esercizio di poteri pubblici. Analogamente, il diniego opposto dall'ente locale all'istanza di riconoscimento della proprietà o di stipula del contratto di compravendita, motivato dalla sussistenza di un diritto di uso pubblico sul bene, non integra gli estremi di un provvedimento amministrativo impugnabile innanzi al giudice amministrativo, ma si configura come una mera manifestazione di volontà contraria alla negoziazione del bene patrimoniale, la cui contestazione postula la cognizione del giudice ordinario. Infine, neppure il richiamo all'art. 15 della legge n. 241/1990, relativo agli accordi fra amministrazioni pubbliche, è idoneo a radicare la giurisdizione amministrativa, in quanto tale disposizione si riferisce a moduli organizzatori coordinati per lo svolgimento unitario di attività pubblicistiche di interesse comune, fattispecie del tutto diversa dalla deliberazione di un programma negoziale di alienazione di un bene patrimoniale.

Sentenza completa

N. 00725/2013
REG.RIC.

N. 00051/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00725/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 725 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)). Ludovici in L'Aquila, via Martiri di Onna,8;

contro

Comune di Cagnano Amiterno, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)). Bernardoni in L'Aquila, via dell'Aringo,58/A - loc. Preturo;

per la condanna del comune resistente a provvedere in relazione all'istanza del 4.7.2013 e per l’annullamento della delibera cons…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.