Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14265 del 23 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14265PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione degli elementi indizianti ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nell'ambito di un procedimento cautelare rientra nella competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se la motivazione risulta adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze di riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale è infatti limitato alla verifica della congruenza e coordinazione logica dell'apparato argomentativo, senza poter sindacare il giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza del materiale probatorio, salvo che non risultino prima facie dal testo del provvedimento impugnato vizi di mancanza o manifesta illogicità della motivazione. Pertanto, le censure difensive che si risolvono in meri rilievi in fatto, volti a sollecitare una diversa valutazione delle risultanze processuali, sono inammissibili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 413/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 03/06/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALMA TALERICO;
sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del "31 maggio 2016 con prosecuzione il 3 giugno 2016", il Tribunale di Catanzaro, investito ex articolo 309 c.p.p. della richies…

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