Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1286 del 11 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:1286PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico sussiste quando l'agente attesta falsamente il possesso di requisiti morali e professionali in una dichiarazione sostitutiva di certificazione, preordinata all'ottenimento di un provvedimento amministrativo, integrando l'elemento oggettivo del reato di cui all'art. 483 c.p. Il dolo generico, ossia la volontarietà e consapevolezza della falsa attestazione, è sufficiente a integrare l'elemento soggettivo del reato, anche quando l'agente non abbia approfondito il contenuto della disposizione richiamata nel modulo prestampato, essendo a lui imputabile l'onere di verificare previamente il possesso dei requisiti richiesti. La mancata rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale nel giudizio di appello non costituisce vizio di motivazione quando la prova testimoniale da assumere era già stata acquisita in primo grado, non trattandosi di prova sopravvenuta o scoperta dopo la sentenza di primo grado. La valutazione circa la sussistenza dei requisiti per l'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità, quando la motivazione abbia dato conto di una valutazione complessiva delle peculiarità della fattispecie concreta. La recidiva può essere esclusa solo quando il giudice ritenga, sulla base di una prognosi positiva, che il condannato non commetta ulteriori reati, valutazione che non può essere censurata in sede di legittimità se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/02/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI LEO GIOVANNI che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
udito il difensore;
L'avvocato (OMISSIS) dopo aver brevemente illustrato alcuni motivi di ricorso ne chiede l'accogli…

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