Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16040 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:16040SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di un'opera edilizia abusiva, emesso in violazione del principio di proporzionalità e del giusto procedimento, può essere legittimamente annullato in autotutela dall'amministrazione comunale, realizzando così la piena soddisfazione dell'interesse legittimo oppositivo del privato ricorrente, con conseguente cessazione della materia del contendere nel giudizio amministrativo. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione comunale, nell'esercizio del proprio potere di autotutela, può legittimamente annullare un precedente provvedimento di demolizione di un'opera edilizia abusiva, qualora tale provvedimento sia stato adottato in violazione di principi fondamentali come il giusto procedimento e la proporzionalità dell'azione amministrativa. L'annullamento in autotutela realizza la piena soddisfazione dell'interesse legittimo oppositivo del privato ricorrente, determinando la cessazione della materia del contendere nel giudizio amministrativo. La massima evidenzia come l'amministrazione debba esercitare i propri poteri di vigilanza e repressione dell'abusivismo edilizio nel rispetto dei principi di buona amministrazione, evitando provvedimenti sproporzionati o adottati senza il corretto svolgimento del procedimento. Il privato, dal canto suo, può far valere in giudizio il proprio interesse legittimo oppositivo all'adozione di tali provvedimenti, ottenendone l'annullamento in autotutela da parte dell'amministrazione e la conseguente cessazione della controversia. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, incentrato sui principi e istituti di diritto amministrativo rilevanti, senza riferimenti al caso specifico o a dettagli procedurali. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, al fine di esprimere il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza e renderlo applicabile a fattispecie analoghe.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/09/2024

N. 16040/2024 REG.PROV.COLL.

N. 06486/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6486 del 2021, proposto da Quinto Cupelli, rappresentato e difeso prima dall’avvocato Federico Iacomelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e successivamente dall’avvocato Liliana Farronato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Moricone, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Pino Laurenzi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Babuino, 107;

per l’annullamento

previa sospensione dell’efficacia,

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