Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18965 del 17 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18965PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il rimprovero di un superiore gerarchico nei confronti di un dipendente, relativo a specifici comportamenti lavorativi, non integra gli estremi dell'ingiuria qualora sia formulato in modo pacato, obiettivo e senza trascendere in espressioni offensive o denigratorie della sfera personale del lavoratore. Pertanto, non sussiste la reciprocità delle ingiurie, quale causa di non punibilità, quando la reazione del dipendente sia sproporzionata e caratterizzata da gravi epiteti attinenti alla sua persona, anziché limitata a un chiarimento delle circostanze contestate dal superiore. In tali casi, il giudice deve valutare la condotta del superiore alla luce dei principi di correttezza e buona fede che devono informare i rapporti gerarchici nell'ambito del lavoro, escludendo la configurabilità del reato di ingiuria a carico del superiore che abbia agito nei limiti di un legittimo esercizio del potere direttivo e di controllo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 287/2009 GIUDICE DI PACE di ANCONA, del 19/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. M. Fraticelli, che ha conc…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.