Consiglio di Stato sentenza breve n. 1053 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:1053SENB

Massima

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Il diniego del permesso di soggiorno per lavoro subordinato non può essere fondato sulla mancata costituzione del rapporto di lavoro per il quale era stato autorizzato l'ingresso, qualora successivamente sia stato instaurato un nuovo rapporto di lavoro, in quanto tale nuova circostanza deve essere valutata dall'Amministrazione ai fini del riesame della domanda, sempre che non si tratti di irregolarità amministrative sanabili. Infatti, la perdita del posto di lavoro non costituisce di per sé motivo di revoca del permesso di soggiorno, essendo previste forme di tutela a favore del lavoratore straniero, come l'obbligo per il datore di lavoro di comunicare le variazioni del rapporto di lavoro. Pertanto, il provvedimento di diniego del permesso di soggiorno deve essere annullato per consentire all'Amministrazione di valutare la nuova documentazione prodotta dall'interessato, con opportuna verifica della veridicità dei dati forniti, alla data di intervenuta efficacia del provvedimento stesso.

Sentenza completa

N. 10686/2010
REG.RIC.

N. 01053/2011REG.PROV.COLL.

N. 10686/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 10686 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso la segreteria della VI sezione del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro, 13;

contro

Questura di Vicenza;

per la riforma

della sentenza breve del T.A.R. VENETO - VENEZIA :SEZIONE III n. 02938/2010, resa tra le parti, concernente della sentenza breve del T.A.R. VENETO – VENEZIA, SEZIONE III, n. 02938/2010, resa tra le parti, concernente DINIEGO DI RILASCIO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI DI LAVORO SUBORDINATO

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