Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4252 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:4252SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la vicenda relativa all'annullamento di un provvedimento di assegnazione di alloggio ERP, afferma che l'amministrazione comunale è legittimata ad esercitare il potere di autotutela per rimuovere le assegnazioni illegittime accertate in sede penale, anche quando l'assegnatario non sia stato direttamente coinvolto nella condotta illecita dei funzionari. Il principio di diritto enunciato è che l'interesse pubblico al ripristino della legalità e della corretta applicazione delle graduatorie per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica prevale sulle posizioni soggettive degli assegnatari, anche se questi non abbiano avuto alcuna responsabilità nella vicenda. L'amministrazione è tenuta a verificare la legittimità di tutte le assegnazioni effettuate, indipendentemente dal coinvolgimento penale degli assegnatari, e ad annullare quelle che risultino in violazione dell'ordine di precedenza imposto dalla graduatoria regolarmente approvata. Tale potere di autotutela può essere esercitato anche a distanza di anni dall'adozione dell'atto illegittimo, in quanto il vantaggio patrimoniale derivante dall'assegnazione di un alloggio pubblico perdura nel tempo, sicché il termine di 18 mesi previsto dall'art. 21-nonies, comma 1, della legge n. 241/1990 non trova applicazione. Inoltre, ai fini dell'esercizio del potere di annullamento, non è necessario che la condotta costituente reato sia stata posta in essere dal beneficiario dell'atto illegittimo, essendo sufficiente l'esistenza di un nesso di consequenzialità tra l'illecito penale e l'adozione dell'atto amministrativo. L'amministrazione, nel procedere all'annullamento delle assegnazioni illegittime, deve comunque motivare adeguatamente il provvedimento, valutando comparativamente gli interessi in gioco e indicando le ragioni che giustificano l'esercizio del potere di autotutela, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità sanciti dall'art. 97 della Costituzione.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/03/2024

N. 04252/2024 REG.PROV.COLL.

N. 06121/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6121 del 2018, proposto da -OMISSIS- rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 3;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, già rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), e poi rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale repertorio EL/-OMISSIS- del 26/09/2017, …

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