Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6132 del 15 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6132PEN

Massima

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Il delitto di rapina aggravata si configura quando, a seguito di una aggressione fisica ai danni della vittima, l'autore si impossessa indebitamente di un bene di proprietà della stessa, approfittando della situazione di fatto creatasi. La contestualità temporale tra l'azione violenta e la sottrazione del bene, nonché l'assenza di intervento di terzi, sono elementi che consentono di ritenere provata la responsabilità dell'imputato per il reato di rapina, anche in assenza di una sua confessione circa il furto dell'oggetto. Le dichiarazioni della vittima, corroborate da altri elementi probatori, costituiscono prova sufficiente per l'affermazione della colpevolezza, senza che sia necessaria una confutazione analitica di tutte le deduzioni difensive, specie se queste non risultano decisive ai fini dell'assoluzione. La richiesta di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale in appello può essere legittimamente respinta quando il giudice motiva adeguatamente l'irrilevanza della prova richiesta e la completezza del quadro probatorio. Nell'ipotesi di doppia conforme pronuncia di condanna, il sindacato di legittimità è limitato alla verifica della correttezza della motivazione, senza possibilità di rivalutazione complessiva del merito. La determinazione della pena, nel rispetto dei limiti edittali, tiene conto della gravità del fatto, della personalità del reo e delle circostanze aggravanti, senza che sia necessaria un'analitica confutazione di tutte le richieste difensive, specie se queste non risultano decisive. La dichiarazione di delinquenza abituale trova adeguata giustificazione nelle risultanze del casellario giudiziale e nella consumazione del fatto nel periodo di sottoposizione a misure di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2412/2010 CORTE DI APPELLO DI MILANO del 30/06/2014;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PARDO Ignazio;
Udito il Procuratore Generale dott. Luigi Birritteri che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 30 giugno 2014 la Corte di Appello di Milano, in parziale riforma della sentenza del Tribunale monocratico dello stesso capoluogo de…

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