Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26742 del 25 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26742PEN

Massima

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Il giudizio di gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale deve essere fondato su una pluralità di elementi probatori, anche di natura indiziaria, che, valutati nel loro complesso e in modo logico e coerente, siano idonei a delineare un quadro accusatorio grave e preciso, senza che sia necessario il raggiungimento della prova piena della responsabilità. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari, purché la motivazione sia logica e non manifestamente illogica, senza che il sindacato di legittimità possa estendersi alla valutazione della persuasività, adeguatezza o puntualità della stessa, salvo che non si tratti di vizi macroscopici. In particolare, il rinvenimento di un documento contenente il nome dell'indagato, unitamente ad altri elementi di contesto, può assumere rilevanza indiziaria, così come le dichiarazioni rese da soggetti legati all'indagato da vincoli personali o di conoscenza devono essere attentamente vagliate dal giudice in relazione alla loro attendibilità e capacità persuasiva, senza che il mero fatto della loro provenienza da persone vicine all'indagato ne determini automaticamente l'inattendibilità. Analogamente, le intercettazioni di conversazioni, anche quando il linguaggio utilizzato sia criptico o cifrato, costituiscono fonte di prova diretta soggetta al libero convincimento del giudice, il quale può legittimamente attribuire loro valenza indiziaria, purché la motivazione sia logica e coerente. Infine, il giudice può legittimamente valorizzare, ai fini del giudizio di gravità indiziaria, i rapporti e i contatti dell'indagato con soggetti già condannati per reati di associazione mafiosa, ove tali elementi siano adeguatamente contestualizzati e motivati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale della Liberta' di Catanzaro il 14/11/2019;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Pietro Silvestri;
udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Maria Francesca Loy, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore dell'indagato, che ha concluso chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del ries…

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