Il fatto di ingiuria, in seguito all'abrogazione dell'art. 594 c.p. ad opera del d.lgs. n. 7/2016, non costituisce più reato, ma illecito civile. Di conseguenza, la sentenza di condanna penale deve essere annullata senza rinvio, revocando i capi relativi agli interessi civili, in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Tale principio si fonda sulla necessità di adeguare il giudizio penale all'intervenuta depenalizzazione della condotta, in ossequio al principio di legalità e di irretroattività della legge penale sfavorevole. Pertanto, il giudice, accertata la sopravvenuta abrogazione della fattispecie penale, è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato e a revocare le statuizioni civili, non potendo più pronunciarsi sulla responsabilità penale dell'imputato per un fatto che non costituisce più reato. Tale soluzione, oltre a rispettare il principio di legalità, evita altresì un inutile dispendio di attività processuale, in linea con i principi di economia e ragionevole durata del processo.