Il vincolo associativo mafioso può essere desunto anche dalla partecipazione a un solo reato fine, purché il ruolo svolto e le modalità dell'azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per i reati di cui all'articolo 416-bis c.p. e all'articolo 629 c.p. aggravato dall'articolo 7 del d.l. n. 152 del 1991 non può essere superata dalla mera allegazione di elementi come l'incensuratezza e l'attività lavorativa del soggetto, in assenza di elementi specifici idonei a escludere la capacità criminale dell'indagato. Il giudice è tenuto a svolgere un'autonoma valutazione degli elementi di fatto ritenuti decisivi ai fini dell'affermazione dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, senza ricorrere a formule stereotipate, spiegandone la rilevanza nel caso concreto, anche attraverso il richiamo ad altri atti del procedimento, purché tale richiamo non si risolva in una mera adesione acritica alle tesi dell'accusa.