Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 37979 del 3 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37979PEN

Massima

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Il beneficio della non menzione della condanna nel casellario giudiziale è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il quale è tenuto a motivare adeguatamente la mancata concessione dello stesso, sulla base degli elementi di cui all'articolo 133 del codice penale. Tale beneficio, fondato sul principio dell'emenda e volto a favorire il processo di recupero morale e sociale dell'imputato, non è necessariamente consequenziale alla concessione della sospensione condizionale della pena, ma rappresenta una valutazione autonoma che il giudice deve compiere, esplicitando le ragioni del proprio apprezzamento discrezionale. L'omissione di tale obbligo motivazionale, nonostante la richiesta espressa del difensore, comporta l'annullamento della sentenza limitatamente a tale profilo, con rinvio al giudice di primo grado per il riesame della questione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. KOVERECH Oscar - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ME. Gi. Lu. , n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA emessa in data 01.12.2006 dal Tribunale di Frosinone;

Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. KOVERECH Oscar;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. IANNELLI Mario, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della impugnata sentenza limitatamente alla omessa concessione del beneficio della non menzione.

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