Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16762 del 12 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:16762PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, imposto dal Questore ai sensi della Legge n. 401 del 1989, art. 6, costituisce un provvedimento amministrativo legittimo e vincolante per il destinatario, la cui violazione integra il reato previsto dalla medesima disposizione normativa. La responsabilità penale dell'imputato per tale reato sussiste indipendentemente dalla sua buona fede, essendo sufficiente l'accertamento oggettivo della condotta di inosservanza del divieto, senza che assumano rilievo eventuali errori o equivoci soggettivi. Il giudice di merito, attraverso un'analisi esaustiva delle risultanze processuali, può pervenire ad una motivazione congrua e logica sulla sussistenza degli elementi costitutivi, oggettivo e soggettivo, del reato, senza che le censure generiche e meramente ripetitive del ricorrente possano inficiare tale accertamento. In tali casi, il ricorso per cassazione è dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. GENTILE Mario - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 20/12/2011 della Corte di Appello di Caltanissetta;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Mario Gentile;

udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale dott. GAETA Pietro che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Caltanissetta, con sentenza emessa il 20/12/20…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.