Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 14218 del 12 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:14218CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice, nell'esaminare la legittimità di una sanzione amministrativa per indebita percezione di aiuti comunitari, deve valutare attentamente la prova della contestata violazione, non potendo ritenerla sufficientemente dimostrata sulla base di meri elementi presuntivi o indiziari, ma richiedendo un'adeguata dimostrazione dell'effettiva commissione dell'illecito da parte del destinatario della sanzione. Il giudice è tenuto a verificare con rigore la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie sanzionatoria, senza poter presumere la responsabilità dell'interessato sulla base di elementi probatori insufficienti o inconclusi. Il principio di legalità e di tipicità delle sanzioni amministrative impone, infatti, che la prova della violazione contestata sia raggiunta con certezza, non potendo il giudice fondare la propria decisione su meri sospetti o deduzioni logiche non pienamente supportate da riscontri probatori diretti ed univoci. Solo in presenza di una dimostrazione rigorosa e incontrovertibile dell'illecito, il giudice può ritenere legittima l'irrogazione della sanzione amministrativa, essendo tenuto altrimenti a revocare il provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. ABETE Luigi - Consigliere

Dott. SCARPA Antonio - Consigliere

Dott. FALABELLA Massimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 21053/2013 proposto da:
MINISTERO POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, (OMISSIS), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che lo rappresenta e difende;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in ROMA, P.ZZA CAVOUR presso la CORTE di CASSAZIONE rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);
- controricorrenti -
e contro
(OMISSIS) SAS;
- intimato -
avverso la sentenza n. 1452/2013 della CORTE D'APP…

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