Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37700 del 15 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37700PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, può essere desunto dalle modalità e dalla gravità del fatto, nonché dalla personalità dell'indagato, senza che sia necessario considerare il tipo di reato o una sua ipotetica gravità. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente tale pericolo sulla base di elementi sintomatici della pericolosità dell'indagato, come le modalità esecutive del reato, che rivelino un'evidente professionalità delinquenziale, e i suoi precedenti penali, anche specifici. Inoltre, il pericolo di fuga non deve essere desunto esclusivamente da comportamenti materiali che rivelino l'inizio dell'allontanamento, essendo sufficiente accertare, con giudizio prognostico, un reale ed effettivo pericolo, difficilmente eliminabile con tardivi interventi, in base alla concreta situazione di vita del soggetto, alle sue frequentazioni, ai precedenti penali e ai procedimenti in corso. Infine, ai fini della motivazione del provvedimento di custodia in carcere, non è necessaria un'analitica dimostrazione delle ragioni che rendono inadeguata ogni altra misura cautelare, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici tratti dalla natura e dalle modalità di commissione dei reati nonché dalla personalità dell'indagato, gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere la custodia in carcere come la misura più adeguata al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Messina, in data 06/03/2014;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Aurelio Galasso, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 20/02/2014, il G.I.P. del Tribunale di Messina dispose la misura cautelare della custodia in carcere di (OMISSIS),…

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