Il vincolo di inedificabilità gravante sulla fascia di rispetto autostradale ha carattere assoluto e inderogabile, prescindendo dalle caratteristiche dell'opera realizzata, in quanto il divieto di costruzione sancito dall'art. 9 della L. n. 729 del 24 luglio 1961 e dal successivo D.M. n. 1404 del 1° aprile 1968 prevale sulla normativa regionale, non rilevando il profilo del pregiudizio o meno alla sicurezza del traffico; tale principio si applica anche ai procedimenti di condono edilizio, per i quali l'Anas è legittimata a negare il nulla osta in sanatoria qualora l'immobile risulti ubicato a distanza inferiore ai limiti stabiliti dalla legge, senza possibilità di deroghe, in quanto il vincolo di inedificabilità assoluta è finalizzato a garantire la sicurezza della circolazione stradale e non può essere superato nemmeno in presenza di istanze di condono. La distanza minima dalla proprietà autostradale, fissata in 25 metri dall'art. 9, comma 1, L. n. 729/1961 e successivamente elevata a 60 metri per gli immobili al di fuori dei centri abitati ed a 30 metri per quelli ricadenti nel perimetro del centro abitato, costituisce una misura di carattere assoluto ed inderogabile, vincolante anche con riferimento ad opere realizzate su fabbricati preesistenti, in quanto il divieto di costruzione è finalizzato a garantire la sicurezza della circolazione stradale e non può essere superato nemmeno in presenza di istanze di condono edilizio.