Consiglio di Stato sentenza n. 5 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato che: 1. L'annullamento di un provvedimento amministrativo non determina automaticamente la reviviscenza del precedente provvedimento di identico contenuto, in quanto tale fenomeno è ammesso in via eccezionale solo per la successione di norme nel tempo, al fine di evitare un vuoto normativo, ma non si applica ai provvedimenti amministrativi. Pertanto, l'amministrazione non può riproporre il contenuto di un atto annullato, in quanto ciò costituisce un'illegittima elusione del giudicato. 2. L'interesse all'impugnazione di un provvedimento amministrativo sorge non solo al momento dell'adozione dello stesso, ma anche quando l'amministrazione ne pretende l'ultrattività, così determinando una lesione attuale e concreta della sfera giuridica del destinatario. Pertanto, l'impugnazione di un provvedimento adottato in precedenza non è necessariamente tardiva, qualora l'interesse all'impugnazione sia sorto successivamente. 3. Il controinteressato in senso tecnico, ai fini della notifica del ricorso, deve essere immediatamente evincibile dall'atto impugnato e dai suoi effetti, e non può coincidere con la generalità di soggetti potenzialmente influenzati dal provvedimento, in assenza di una specifica e concreta individuazione. 4. Il Comune non può autorizzare deroghe ai limiti acustici previsti dalla normativa nazionale e regionale, in assenza dei presupposti di necessità e urgenza, in quanto ciò lede il diritto alla salute e al riposo dei residenti nelle immediate vicinanze delle aree interessate dagli eventi.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/01/2024

N. 00005/2024REG.PROV.COLL.

N. 10159/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10159 del 2018, proposto da
Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 23

contro

((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, piazza Marconi, 12

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amminis…

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