Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6982 del 23 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6982PEN

Massima

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Il delitto di associazione di tipo mafioso si distingue dal concorso di persone nel reato continuato per il carattere dell'accordo criminoso, che nel concorso si concretizza in via meramente occasionale ed accidentale, essendo diretto alla commissione di uno o più reati, anche nell'ambito di un medesimo disegno criminoso, con la realizzazione dei quali si esaurisce l'accordo e cessa ogni motivo di allarme sociale, mentre nel reato associativo risulta diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente e al di fuori dell'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Pertanto, ai fini della configurabilità del delitto di associazione di tipo mafioso, è necessario accertare l'esistenza di un programma criminoso futuro ed indifferenziato, teso alla commissione di una pluralità indeterminata di reati, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipi, anche al di fuori dell'effettiva realizzazione dei singoli reati programmati, non essendo sufficiente la mera occasionalità e accidentalità del concorso di persone nella commissione di specifici reati. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza o meno del vincolo associativo, è tenuto a confutare adeguatamente le ragioni poste a base del provvedimento riformato, senza limitarsi a proporre una interpretazione semplificante degli elementi probatori, ma esaminando l'intero compendio indiziario, ivi comprese le modalità di gestione delle attività economiche, al fine di verificare l'eventuale utilizzo di metodi mafiosi, indice di un programma criminoso futuro ed indifferenziato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M. presso il Tribunale di Catanzaro;

nei confronti di To. Do. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Catanzaro, in data 13 luglio 2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Domenico Gallo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr.ssa Fodaroni Maria Giuseppina, la quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;

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