In tema di appalti di opere pubbliche non è necessaria e quindi non è proponibile la querela di falso per impugnare il verbale di ultimazione dei lavori previsto dal capitolato generale d'appalto (art. 62 R.D. 25 maggio 1895 n. 350 e art. 29 D.P.R. 16 luglio 1962 n. 1063) relativamente alla parte in cui tale verbale enuncia, recependo la dichiarazione dell'appaltatore, la data di ultimazione dei lavori, ma avverso lo stesso sono esperibili gli ordinari mezzi di prova atti a dimostrare che la dichiarazione predetta non corrispondeva al vero. Tale prova può essere, pertanto, fornita a mezzo di testimoni ed anche se è richiesta dallo stesso appaltatore, in quanto il divieto di prova testimoniale, di cui agli artt. 2722 e 2723 cod. civ. si riferisce agli atti aventi contenuto negoziale mentre la dichiarazione contenuta nel verbale di ultimazione dei lavori è un atto unilaterale.