Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28033 del 13 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:28033PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto sottoposto a misura di prevenzione deve essere valutata in concreto, tenendo conto non solo dei precedenti penali, ma anche delle condizioni di salute e della capacità di autodeterminazione dell'interessato. Ove il soggetto sia riconosciuto invalido al 100% con diritto all'accompagnamento e affetto da gravi patologie psichiatriche, il giudice è tenuto a verificare attentamente se tali condizioni personali incidano effettivamente sulla sua pericolosità sociale, senza poter presumere automaticamente la persistenza di tale pericolosità sulla base dei soli precedenti penali. Il giudice deve quindi procedere a un'accurata valutazione della situazione attuale del soggetto, basata su elementi concreti e riscontrabili, senza limitarsi ad affermazioni perentorie ed apoditiche. Solo all'esito di tale approfondita verifica potrà essere legittimamente disposta o confermata la misura di prevenzione, tenendo conto del delicato bilanciamento tra le esigenze di tutela della collettività e il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali della persona.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 01/12/2006 CORTE APPELLO di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. URBAN GIANCARLO;

lette le conclusioni conformi del P.G. Dr. ((omissis)).

OSSERVA

Con decreto emesso in data 1 dicembre 2006 la Corte d'Appello di Roma rigettava l'appello proposto da D'. Al. avverso il provvedimento che aveva disposto nei suoi confronti la misu…

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