Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2783 del 21 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:2783PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione può essere configurato anche quando l'atto dispositivo formalmente rientra nell'oggetto sociale della società, qualora tale atto sia in concreto diretto a sottrarre in modo irreversibile il patrimonio sociale a danno dei creditori, attraverso operazioni che, pur non integrando ipotesi di infedeltà patrimoniale, realizzano un "svuotamento" della società, come nel caso dell'affitto di azienda a soggetto riconducibile all'amministratore di fatto. In tal caso, il fallimento della società, pur non essendo elemento costitutivo del reato, è comunque causalmente riconducibile alla condotta distrattiva, in quanto la sottrazione di garanzie patrimoniali determina il dissesto e il conseguente fallimento. L'accertamento della qualifica di amministratore di fatto può fondarsi su una pluralità di elementi indiziari, quali le dichiarazioni di altri soggetti coinvolti, la documentazione contabile e la gestione effettiva dell'attività, senza che sia necessaria una delega formale o una continuità nell'esercizio dei poteri gestori. Il dolo di bancarotta fraudolenta per distrazione può essere integrato anche dalla mera previsione e accettazione del rischio di depauperamento patrimoniale, senza che sia necessaria la prova di una specifica volontà di cagionare il fallimento. Infine, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle circostanze attenuanti generiche, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata sulla base di tutti gli elementi del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO M. - rel. Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6451/2012 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 18/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il difensore, avv. (OMISSIS), che si e' riportato al ricorso e ne ha chiesto l'accoglimento.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza di cui in epigrafe, la corte di appello di Bologna, in parziale rifor…

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