Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3599 del 24 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:3599PEN

Massima

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Il possesso e la cessione di modiche quantità di sostanze stupefacenti, anche se non finalizzate allo spaccio, possono integrare il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. 309/1990 qualora siano espressione di una capacità di diffusione non episodica né occasionale della droga, desumibile dalla frequenza e dalla modalità delle cessioni, dalla pluralità di sostanze vendute, dalla sussistenza di una rudimentale organizzazione dell'attività criminale, da una numerosa e fedele clientela acquisita e da ingenti incassi. In tali casi, il giudice può legittimamente escludere l'applicazione dell'ipotesi attenuata di cui al comma 5 dello stesso articolo 73, in quanto la condotta del reo manifesta una professionalità criminale e una non comune spregiudicatezza, idonee a giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in assenza di precedenti penali, in ragione del concreto e attuale pericolo di reiterazione dei reati, desumibile dalla gravità degli indizi, dalla frequenza e modalità delle cessioni, nonché dal comportamento tenuto dal soggetto dopo il fermo, volto a eludere le indagini e a proseguire l'attività illecita. La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui sindacato di legittimità è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e congruenza del tessuto argomentativo, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa e, per il ricorrente, più adeguata valutazione delle risultanze delle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/08/2018 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MARINELLI FELICETTA: "Inammissibilita' del ricorso";
Il difensore dell'imputato, Avv. (OMISSIS), chiede: "Accoglimento del ricorso".
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Roma, sezione per il riesame, con ordinanza del 10 agosto 2018, ha confermato l'ordinanza…

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