Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38844 del 20 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38844PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali possono essere estratte sostanze stupefacenti integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dalla destinazione del prodotto per uso personale. Tuttavia, ai fini della configurabilità del reato, è necessario accertare in concreto l'effettiva capacità della condotta di ledere o porre in pericolo, anche in minimo grado, il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice. Pertanto, la coltivazione domestica di modeste quantità di piante, il cui contenuto di principio attivo sia esiguo e inidoneo a produrre effetti droganti rilevanti, può essere ritenuta penalmente irrilevante per difetto di offensività. Viceversa, la coltivazione di un numero significativo di piante, da cui sia possibile ricavare una quantità di sostanza stupefacente idonea a produrre un effetto drogante, integra il reato di cui all'art. 73, comma 4, del D.P.R. n. 309/1990, senza che possa trovare applicazione la fattispecie attenuata di cui al comma 5 dello stesso articolo. Nell'individuazione della pena, il giudice deve tenere conto della gravità del fatto, della quantità di sostanza stupefacente ricavabile e della pericolosità sociale della condotta, senza che assumano rilievo determinante le condizioni personali e familiari dell'imputato, salvo che esse non abbiano inciso in modo significativo sulla commissione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco M. - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. DI SALVO E. - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/04/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EMANUELE DI SALVO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SPINACI SANTE che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS), che si riporta ai motivi del rico…

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