Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11067 del 16 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:11067PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, si configura anche in presenza di una organizzazione minima, purché idonea a perseguire in modo stabile e duraturo il programma criminoso comune, senza che sia necessaria una complessa e articolata struttura organizzativa dotata di notevoli disponibilità economiche. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per tale reato, è sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessaria la stessa valutazione richiesta per il giudizio di merito ai sensi dell'art. 192, comma 2, c.p.p. Pertanto, la presenza quasi quotidiana dell'indagato nella "piazza di spaccio", il suo svolgimento di molteplici e fungibili mansioni nell'ambito dell'attività di traffico di stupefacenti, nonché i suoi contatti con gli altri partecipi all'associazione, costituiscono gravi indizi della sua consapevole partecipazione al sodalizio criminoso, a prescindere dalla prova di un suo ruolo apicale o di una sua diretta responsabilità in singoli episodi di spaccio. Inoltre, ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991, non è necessaria la prova della consapevolezza dell'indagato di agevolare l'associazione mafiosa, essendo sufficiente l'utilizzo del metodo mafioso nell'occasione delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1397/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 18/07/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO PEZZELLA;

sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del proposto ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 18.7.2014 il Tribunale di Catania, pronunciando sulla richiesta di riesame avanzata dal difensore di (OMISSIS) e…

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