Il divieto di apertura di nuove attività di vendita al dettaglio di generi alimentari e di attività artigianali alimentari nel sito UNESCO, previsto dalla normativa comunale, ha carattere temporaneo e decade automaticamente allo scadere del termine stabilito dalla delibera che lo ha introdotto, senza che l'amministrazione possa prorogarlo unilateralmente oltre tale termine. La valutazione della sussistenza dei requisiti e presupposti per l'esercizio dell'attività oggetto di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) deve essere effettuata dall'amministrazione sulla base della normativa vigente al momento della presentazione della SCIA, senza che possa rilevare la sopravvenienza di nuove disposizioni restrittive, in quanto ciò contrasterebbe con il principio di liberalizzazione delle attività economiche private e con la natura stessa della SCIA, che non può essere equiparata ad un'istanza di autorizzazione. Il principio del tempus regit actum non trova applicazione allo scadere del termine di 60 giorni previsto per l'esercizio dei poteri inibitori da parte dell'amministrazione, in quanto la legge impone il vaglio della SCIA sulla base della normativa vigente al momento della sua presentazione.