Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34926 del 9 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:34926PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati può essere riconosciuta quando essi siano espressione di un medesimo disegno criminoso, caratterizzato da identità di modalità esecutive, di beni aggrediti e di mezzi predisposti, purché non vi siano fratture temporali o condanne che interrompano la progressione criminosa. Pertanto, il giudice deve valutare attentamente la sussistenza di tali requisiti, considerando non solo la distanza temporale tra i singoli reati, ma anche la contestualità delle condotte, l'omogeneità delle modalità esecutive e la strumentalità dei mezzi utilizzati, al fine di accertare l'effettiva unità del programma criminoso. Allo stesso tempo, eventuali periodi di detenzione o condanne intervenute tra i diversi episodi delittuosi possono determinare una frattura nel disegno criminoso, impedendo il riconoscimento della continuazione. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente le proprie valutazioni in merito alla sussistenza o meno dei presupposti per l'applicazione dell'istituto della continuazione, senza limitarsi a considerazioni generiche o a meri riferimenti temporali, ma analizzando nel dettaglio tutti gli elementi rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

So. Pa. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunziata il 26.11.2007 dal Tribunale di Foggia, sezione di Cerignola, in funzione di Giudice dell'esecuzione;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal consigliere M. ((omissis));

Lette le richieste del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO

1.…

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