Consiglio di Stato sentenza n. 5031 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:5031SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria funzione di governo e vigilanza sul territorio, può adottare provvedimenti inibitori nei confronti di interventi edilizi oggetto di denuncia di inizio attività (d.i.a.) entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presentazione della d.i.a. stessa. Decorso tale termine, il Comune non può più esercitare il potere inibitorio, ma può comunque intervenire in autotutela per verificare la conformità degli interventi alla normativa urbanistica ed edilizia, nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità, tenendo conto dell'eventuale affidamento ingeneratosi in capo al privato. L'annullamento giurisdizionale del provvedimento inibitorio adottato tardivamente non comporta necessariamente il risarcimento del danno, in quanto l'Amministrazione conserva il potere di intervenire successivamente in autotutela, qualora accerti la non conformità degli interventi alla legge. Il giudice amministrativo, una volta accertata l'illegittimità del provvedimento inibitorio per tardività, non è tenuto a esaminare le ulteriori censure relative alla legittimità nel merito del provvedimento stesso, in quanto tale esame risulterebbe superfluo ai fini dell'utilità della pronuncia e potrebbe altresì pregiudicare l'eventuale successivo esercizio del potere di autotutela da parte dell'Amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/11/2016

N. 05031/2016REG.PROV.COLL.

N. 08165/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello nr. 8165 del 2006, proposto da LA MUROLO S.a.s. di Ciro e Luigi MUROLO, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti Ettore Santucci e Filippo Cifarelli, con domicilio eletto presso l’avv. Paolo Panariti in Roma, via Celimontana, 38,

contro

il COMUNE DI CASALNUOVO DI NAPOLI, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Alberto Galia, con domicilio eletto presso l’avv. Pasquale Gallo in Roma, via Calabria, 17,

per la riforma

della sentenza del T.A.R. della Campania, Sezione Seconda di Napoli, nr. 8707 emessa il 9 giugno 2005, pubblicata in d…

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