Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1692 del 15 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1692PEN

Massima

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La presunzione di illegittima provenienza dei beni di un soggetto condannato per determinati reati può essere superata qualora egli dimostri la lecita titolarità di attività economiche e fonti di reddito, anche non dichiarate al fisco, proporzionate al valore dei beni acquisiti. Tuttavia, tale presunzione deve essere circoscritta in un ambito di ragionevolezza temporale, non potendosi ritenere "ictu oculi" estranei al reato i beni acquistati in un periodo eccessivamente antecedente alla commissione dello stesso. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare puntualmente le giustificazioni fornite dall'interessato, fornendo adeguata motivazione, e a verificare la sussistenza di un nesso di proporzionalità tra i flussi finanziari in entrata e in uscita, nonché tra il valore dei beni acquisiti e le capacità economiche del soggetto e del suo nucleo familiare, al fine di accertare la legittima provenienza dei beni stessi. Solo in caso di mancata dimostrazione della lecita titolarità e della proporzionalità dei beni, il giudice può disporne il sequestro preventivo, in quanto presuntivamente riconducibili ad attività illecite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il giorno (OMISSIS);

avverso il decreto 6 giugno 2013 del Tribunale del riesame di Catania.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso.

Udita la relazione fatta dal ((omissis));

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale CANEVELLI Paolo che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per l'accoglimento del ricorso.

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