Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48388 del 28 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48388PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura anche quando il soggetto agente, pur non essendo direttamente responsabile del furto di un bene, utilizza la conoscenza di tale sottrazione come mezzo di pressione morale sulla vittima, richiedendole il pagamento di una somma di denaro quale condizione per la restituzione del bene rubato. In tal caso, la costrizione richiesta per l'integrazione del delitto di estorsione è determinata dalla minaccia implicita, contestuale alla richiesta di pagamento, essendo la vittima consapevole che l'omesso versamento si tradurrebbe nella perdita definitiva del bene sottrattole. Ciò in quanto l'effetto coercitivo esercitato sul soggetto passivo è identico, tanto che la concretizzazione della minaccia dipenda effettivamente dalla volontà dell'agente, quanto che tale rappresentazione sia percepita come seria ed effettiva dalla persona offesa, ancorché in contrasto con la realtà a lei ignota. Pertanto, il delitto configurabile è quello di estorsione e non di truffa aggravata, anche quando il pericolo prospettato non sia realmente riconducibile alla condotta dell'agente o non sia sottoposto alla sua signoria, essendo sufficiente che la vittima sia indotta ad agire per effetto del condizionamento della sua volontà. Inoltre, la valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa deve tenere conto della coerenza, del dettaglio, della costanza e della congruenza espositiva della narrazione, senza che la mera esistenza di pregresse ragioni di contrasto tra le parti, rientranti nell'ambito della vicenda processuale, sia di per sé sufficiente a inficiarne la genuinità, in assenza di elementi idonei a creare un vulnus al percorso giustificativo adottato dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Mar - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), n. a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa in data 20/6/2018 dalla Corte d'Appello di Lecce, Sezione Distaccata di Taranto;
Visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;
letta la memoria difensiva nell'interesse della p.c. pervenuta in data 18 novembre 2019;
udita nell'udienza pubblica del 19/11/2019 la relazione del Cons. DE SANTIS Anna Maria;
udita la requisitoria del Sost. Proc. Gen., Dott. Ceniccola Elisabetta, che ha …

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