Consiglio di Stato sentenza n. 1197 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:1197SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) non consente l'immediato avvio di un'attività economica in assenza del rispetto del regime giuridico dell'area su cui essa deve essere esercitata, anche qualora tale regime trovi la propria fonte in una convenzione stipulata tra il privato e la pubblica amministrazione. Le convenzioni urbanistiche, infatti, integrano la disciplina applicabile all'area e vincolano il privato al rispetto delle prescrizioni ivi contenute, tra cui l'obbligo di concordare con l'amministrazione le tariffe da applicare per l'utilizzo di un parcheggio pubblico. L'amministrazione, pertanto, può legittimamente esercitare i propri poteri inibitori e conformativi previsti dall'art. 19 della legge n. 241 del 1990 nei confronti di una SCIA presentata in violazione di tali prescrizioni convenzionali, senza che ciò sia subordinato alla sussistenza di motivi imperativi di interesse generale. La convenzione urbanistica, in quanto accordo sostitutivo di provvedimento ai sensi dell'art. 11 della legge n. 241 del 1990, integra il regime giuridico dell'area e costituisce un parametro normativo cui deve conformarsi l'attività economica che il privato intende esercitare, indipendentemente dalla natura privatistica dello strumento convenzionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/02/2023

N. 01197/2023REG.PROV.COLL.

N. 07491/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 7491 del 2016, proposto da
Forumnet S.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Mauro Pisapia, Luigi Pontrelli e Alberto Deasti, con domicilio eletto presso lo studio Mauro Pisapia in Roma, via del Plebiscito n. 102;

contro

Comune di Assago, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Franco Ferrari, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via di Ripetta 142;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Am…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.