Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10740 del 19 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:10740PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla gravità e dalla reiterazione nel tempo delle condotte criminose, che manifestano una consumata professionalità dell'indagato, anche in assenza di precedenti penali, ove risulti che egli mantenga contatti con ambienti della criminalità organizzata e non abbia interrotto i suoi collegamenti con i circuiti del traffico di droga, come dimostrato dal possesso di sostanze stupefacenti al momento dell'arresto. In tali casi, la custodia carceraria si configura come l'unica misura idonea a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato, a prescindere dal tempo trascorso dalla commissione del fatto, atteso che tale elemento cronologico non ha una valenza autonoma e concettualmente indipendente, ma costituisce uno dei profili qualificanti della fattispecie cautelare, da valutare nel quadro complessivo degli indizi e delle esigenze cautelari. Inoltre, il giudice della cautela può legittimamente fare riferimento, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, anche a circostanze sopravvenute rispetto al momento della commissione del reato, purché pertinenti e coerenti con il quadro indiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale della Liberta' di Bologna del 16/6/2011 (n. 917/11);

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 13/5/2011 veniva applicata la misura della custodia cautelare in carcere a carico di (OMIS…

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