Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22574 del 4 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22574PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, una volta esaurite le impugnazioni di merito e di legittimità previste dalla legge, costituisce giudicato cautelare allo stato degli atti, con riferimento alle circostanze dedotte esplicitamente e implicitamente, e può essere modificato o revocato solo quando siano dedotti elementi nuovi o sopravvenuti, e non semplicemente argomenti e motivi diversi. Il Tribunale del riesame, in sede di appello avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca di misura cautelare personale, non è tenuto a riesaminare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, dovendo limitarsi al controllo che l'ordinanza gravata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in ordine ad eventuali allegati nuovi fatti, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro probatorio o a escludere la sussistenza di esigenze cautelari. La valutazione della persistenza delle esigenze cautelari non si arresta al momento genetico del provvedimento, ma deve estendersi al periodo successivo, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui l'eventuale ravvedimento o rielaborazione critica dei comportamenti violenti da parte dell'indagato. La sostituzione della misura cautelare con una meno afflittiva è rimessa alla discrezionalità del giudice, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità della motivazione. L'incompatibilità dello svolgimento di attività lavorativa con le esigenze cautelari accertate può giustificare il diniego dell'autorizzazione, a prescindere dalla valutazione dello stato di indigenza dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. STANISLAO SCARLINI ((omissis)) - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Relatore

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Io.At. nato a C il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 30/11/2023 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) BELMONTE;
lette/sentite le conclusioni del PG ALDO CENICCOLA A. per l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del riesame di Napoli ha rigettato l'appello proposto, nell'interesse di Io.At., avverso l'ordinanza del Tribunale di quella stessa città, con la quale era stata rigettata l'istanza difensiva volta a otte…

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