Il diniego di un'istanza di installazione di impianti pubblicitari e di arredo urbano, fondato sulla mancata previsione di un contratto per la gestione degli impianti relativi al servizio di pubblicità e affissione, è illegittimo in quanto viola il principio di partecipazione procedimentale e il diritto dell'istante di ottenere un provvedimento espresso, motivato e orientato al riconoscimento della legittimazione a operare presso l'amministrazione comunale, in presenza degli effettivi presupposti e condizioni di legge. L'amministrazione comunale, ove intenda procedere all'affidamento del servizio pubblicitario, deve consentire all'istante di partecipare liberamente alla relativa procedura concorsuale, sulla base di un progetto preliminare di fattibilità predisposto ed approvato dal comune, senza precludere aprioristicamente e ingiustificatamente il rilascio di autorizzazioni per le installazioni pubblicitarie. Il diniego fondato sulla mancata previsione di un contratto di gestione degli impianti pubblicitari viola il diritto dell'istante di ottenere un provvedimento espresso, motivato e orientato al riconoscimento della legittimazione a operare presso l'amministrazione comunale, in presenza degli effettivi presupposti e condizioni di legge, nonché i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 della Costituzione.