Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45553 del 16 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45553PEN

Massima

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Il porto fuori dall'abitazione di oggetti atti ad offendere, senza giustificato motivo, integra una contravvenzione punibile anche a titolo di colpa. Il requisito del "giustificato motivo" richiede che la ragione del porto sia attuale rispetto al momento dell'accertamento della condotta, non essendo sufficiente una mera giustificazione plausibile fornita dall'interessato. Pertanto, il giudice deve verificare se il motivo addotto dall'imputato per giustificare il porto dell'oggetto atto ad offendere sia effettivamente idoneo a escludere la responsabilità penale, non essendo sufficiente una spiegazione relativa ad un'attività svolta in precedenza. Inoltre, la condotta colposa dell'imputato, anche in presenza di un divieto di detenzione di armi imposto dal Prefetto, è sufficiente per integrare l'elemento soggettivo della contravvenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella Patrizi - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 643/2014 TRIBUNALE di RIETI, del 16/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Galli Massimo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 16/10/2014, il Tribunale di Rieti condannava (OMISSIS) alla pena, condizionalmente sospe…

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