Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32464 del 26 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:32464PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando il soggetto, con violenza o minaccia, si oppone all'attività di identificazione e accertamento svolta dagli agenti di polizia nell'esercizio delle loro funzioni, anche in presenza di una precedente condotta illecita dell'imputato, come il litigio in luogo pubblico e lo stato di ubriachezza. La condotta violenta e minacciosa del soggetto, come lo spintone, il divincolamento e le espressioni offensive, integra gli estremi del reato di resistenza, a prescindere dalla specifica descrizione dell'atto di ufficio nell'imputazione o nella comunicazione di notizia di reato, essendo sufficiente che l'attività di polizia fosse dovuta e legittima. La motivazione della sentenza di condanna deve esplicitare le fonti di prova poste a fondamento della decisione, come l'annotazione di polizia giudiziaria, senza che sia necessario un riferimento dettagliato alle singole contestazioni mosse all'imputato. Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura, dunque, quando il soggetto, con condotte violente e minacciose, si oppone all'attività di identificazione e accertamento svolta dagli agenti di polizia nell'esercizio delle loro funzioni, anche in presenza di precedenti illeciti dell'imputato, essendo sufficiente che l'attività di polizia fosse dovuta e legittima, senza che sia necessaria una descrizione analitica dell'atto di ufficio nell'imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/2/2014 della Corte di appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente il difensore, (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.…

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