Il divieto di installazione di impianti di distribuzione stradale di gas di petrolio liquefatto (GPL) per autotrazione nelle aree destinate a verde pubblico, previsto dall'art. 3, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 340/2003 e ribadito dalle norme tecniche di attuazione del piano per la razionalizzazione della rete degli impianti di distribuzione carburanti del Comune, costituisce un limite legittimo all'esercizio dell'attività economica, in quanto volto a tutelare esigenze di carattere urbanistico ed ambientale. Tale divieto opera anche laddove l'area, pur essendo qualificata come verde pubblico dal piano regolatore, non risulti concretamente attrezzata e utilizzata per tale destinazione, in assenza dell'attestazione di rispondenza dell'area alle caratteristiche della zona, prevista dal comma 2 del medesimo art. 3 del D.P.R. n. 340/2003. La valutazione positiva del progetto da parte dei Vigili del Fuoco non è sufficiente a superare il divieto legislativo, che trova applicazione in via prioritaria rispetto a valutazioni di carattere tecnico-funzionale dell'impianto. Il provvedimento comunale di divieto di prosecuzione dell'attività, adottato in conformità alle predette disposizioni normative, è pertanto legittimo e non viziato da eccesso di potere.