Il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dalla legge statale per la fascia di rispetto autostradale non può essere superato attraverso il condono edilizio, anche qualora l'opera abusiva realizzata non incida direttamente sulle esigenze di gestione e manutenzione dell'autostrada. Il divieto di costruire nell'ambito di tale fascia di rispetto è infatti correlato all'esigenza di assicurare un'area libera utilizzabile dal concessionario autostradale per ogni necessità relativa agli interventi sulla rete, a prescindere dalle caratteristiche concrete dell'opera abusiva. Pertanto, la violazione di tale vincolo di inedificabilità imposto dalla legge statale impedisce il conseguimento della concessione edilizia in sanatoria, anche qualora la costruzione abusiva sia stata realizzata a distanza superiore rispetto al limite minimo di 25 metri previsto dalla normativa, e anche qualora l'opera costituisca pertinenza di un fabbricato principale già esistente a distanza maggiore dalla autostrada. Il provvedimento amministrativo che rigetta la domanda di condono in tali casi, pur potendo presentare profili di incongruità motivazionale, non è annullabile in quanto il contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso, in applicazione della norma di legge che esclude la possibilità di sanare l'abuso.