Il provvedimento amministrativo che modifica la localizzazione di posteggi di un mercato settimanale, pur comportando l'arretramento di tali posteggi fino alla parete degli edifici prospicienti, non determina di per sé una lesione diretta e attuale della situazione giuridica soggettiva del residente proprietario dell'abitazione adiacente, qualora il provvedimento rispetti i limiti regolamentari in materia di altezza massima delle coperture e non autorizzi espressamente l'appoggio delle strutture mobili sulla facciata condominiale. L'eventuale impossibilità di aprire le finestre o di godere della luce naturale all'interno dell'abitazione, derivante dall'occlusione o dall'oscuramento causato dall'aderenza o dalla vicinanza eccessiva dei posteggi, non è ascrivibile al provvedimento di ricollocazione dei posteggi, ma all'eventuale inadempimento degli obblighi e divieti regolamentari da parte dei concessionari degli spazi pubblici. Pertanto, il residente proprietario non è titolare di una situazione giuridica soggettiva differenziata e qualificata, idonea a fondare la legittimazione e l'interesse a impugnare il provvedimento di modifica della localizzazione dei posteggi del mercato settimanale, salvo il caso in cui il provvedimento autorizzi espressamente l'occupazione o l'appoggio delle strutture sulle parti comuni dell'edificio di cui il residente è comproprietario.