Il diniego di condono edilizio per opere abusive realizzate in zona agricola ordinaria soggetta a vincoli paesaggistici e idrogeologici è legittimo, in quanto tali abusi rientrano nella tipologia 1 dell'allegato 1 al d.l. n. 269/2003, per la quale il c.d. "terzo condono" non opera. Infatti, la giurisprudenza interpreta in modo rigoroso la normativa sul condono, richiedendo la concorrente sussistenza di specifici requisiti, tra cui la conformità dell'opera alle prescrizioni urbanistiche e l'appartenenza alle tipologie minori di illecito (4, 5 e 6 dell'allegato 1). Pertanto, gli abusi maggiori, come quelli in esame, che comportano aumenti di volumetria e superficie, non possono essere sanati, anche in presenza di vincoli di inedificabilità solo relativa, in quanto l'esistenza del vincolo paesaggistico preclude la sanatoria senza il previo intervento dell'autorità preposta alla relativa tutela. Di conseguenza, l'ordine di demolizione delle opere abusive assume natura vincolata, una volta respinta la domanda di condono.