Consiglio di Stato sentenza n. 6890 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:6890SENT

Massima

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La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) costituisce uno strumento di semplificazione amministrativa finalizzato alla liberalizzazione di determinate attività economiche dei privati. Tuttavia, l'amministrazione competente è tenuta a verificare la sussistenza dei requisiti e presupposti di legge per l'esercizio dell'attività segnalata e, in caso di accertata carenza, adottare i necessari provvedimenti di divieto o di invito a provvedere. L'amministrazione non può limitarsi ad un mero recepimento acritico dei risultati di una verificazione tecnica, ma deve compiere una propria autonoma e motivata valutazione sull'intero quadro normativo applicabile, anche in relazione agli interessi di terzi controinteressati. In particolare, l'amministrazione deve verificare la conformità dell'attività segnalata alla destinazione urbanistica dell'immobile, l'esistenza dei necessari titoli edilizi e requisiti igienico-sanitari, nonché l'eventuale incidenza su diritti di terzi, come il diritto di proprietà e la servitù di passaggio. Ove l'amministrazione ometta di esercitare compiutamente i propri poteri di verifica, il provvedimento adottato sulla base di una carente istruttoria è illegittimo e deve essere annullato.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/12/2018

N. 06890/2018REG.PROV.COLL.

N. 08851/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8851 del 2017, proposto dal signor Gianpaolo Lucariello, rappresentato e difeso dall'avvocato Eliseo Laurenza, con domicilio eletto presso l’avvocato Angela Fiorentino (studio ABV legal & partners) in Roma, via Ennio Quirino Visconti, n. 11;

contro

il Comune di Aversa, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Nerone, domiciliato presso la Segreteria della Sezione in Roma, piazza Capo di Ferro, n. 13;

nei confronti

la signora Assunta Marino, rappresentata e difesa dagli avvocati Luigi Adinolfi e Vincenzo Pastena, domiciliata presso la Segreteria della Sezio…

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