Il mancato pagamento di rate di un piano di rateizzazione concesso dall'ente locale per il recupero di pregressi debiti tributari non può costituire, durante il periodo di sospensione dei versamenti disposto dalla normativa emergenziale COVID-19, presupposto legittimo per la revoca di autorizzazioni amministrative all'esercizio del commercio su aree pubbliche, in quanto la sospensione dei termini di pagamento impedisce il configurarsi di una situazione di inadempimento fiscale tale da determinare la revoca. L'ente locale, pertanto, non può revocare le autorizzazioni per morosità relativa a rate di un piano di rateizzazione, dovendo attendere il termine della sospensione dei versamenti prevista dalla normativa emergenziale, salvo che non dimostri il mancato pagamento di un numero di rate superiore a quello stabilito dalla legge per la decadenza dal beneficio della rateizzazione. Inoltre, l'ente locale deve rispettare il contraddittorio procedimentale, valutando le eventuali osservazioni dell'interessato prima dell'adozione del provvedimento di revoca. La revoca illegittima delle autorizzazioni comporta l'annullamento anche dei successivi provvedimenti di esclusione dell'operatore dall'elenco degli ammessi all'esercizio dell'attività commerciale su suolo pubblico.