Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29943 del 17 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:29943PEN

Massima

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Il lancio di una bottiglia incendiaria, munita di stoppino acceso e contenente liquido infiammabile, verso un gruppo di persone, costituisce tentativo di omicidio plurimo, in quanto tale condotta è idonea e univocamente diretta a cagionare la morte o gravi lesioni, integrando il dolo alternativo, compatibile con il tentativo, in cui l'agente prevede e vuole alternativamente l'evento lesivo o quello meramente intimidatorio. La premeditazione è ravvisabile nella predisposizione dell'ordigno micidiale e nella ricerca delle vittime designate, mentre il pericolo di reiterazione criminosa, valutato sulla base delle modalità e circostanze del fatto, può essere contenuto solo con la custodia cautelare in carcere, in considerazione della spiccata capacità criminale dell'indagato, desumibile dalla gravità del fatto, dalla futilità delle giustificazioni e dalla condotta tenuta in occasione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. MA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 25/03/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BARDOVAGNI PAOLO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. MARTUSCIELLO Vittorio, (annullamento con rinvio).

OSSERVA

Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Palermo, adito ex articolo 309 c.p.p., ha confermato il provvedimento impositivo della cust…

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