Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 18346 del 12 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18346PEN

Massima

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Il possesso di una modesta quantità di sostanza stupefacente, pur non essendo di per sé sufficiente a escludere la finalità di consumo personale, può tuttavia integrare il reato di detenzione ai fini di spaccio qualora siano presenti ulteriori elementi oggettivi, come il possesso di un bilancino di precisione e le modalità di occultamento dello stupefacente, che depongano per la destinazione almeno parziale della droga alla cessione a terzi. In tali casi, il giudice può ritenere integrata l'ipotesi di lieve entità prevista dalla legge, procedendo a una commisurazione della pena proporzionata al disvalore del fatto, senza necessità di una specifica e dettagliata motivazione sulla quantificazione della sanzione, purché il percorso argomentativo complessivo risulti logico e congruo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. TANGA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/12/2017 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE PAVICH;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TASSONE KATE, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza con la quale la Corte d'appello di…

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