Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9855 del 9 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9855PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di documenti contabili e fiscali è legittimo quando vi sia un sufficiente collegamento tra i documenti e il reato contestato di emissione e ricezione di fatture per operazioni inesistenti, a prescindere dalla trasmissione al tribunale del riesame di copia dei documenti stessi, in quanto la natura contabile ed extracontabile dei documenti, ivi comprese le fatture, è di per sé evidentemente sufficiente a fondare il nesso di pertinenzialità con il reato. Inoltre, l'ordinanza impugnata deve consentire di comprendere chiaramente il fatto concreto ascritto all'imputato, senza che sia necessario, già in sede cautelare, verificare la configurabilità di una ipotesi concorsuale incompatibile con i reati contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del Tribunale di Cuneo in data 10/06/2015;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI NARDO Marilia che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ha proposto ricorso nei confronti dell'ordinanza del 10/06/15 con cui il Tribunale del riesame di Cuneo ha rigettato la richiesta di riesame…

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